L’idea che milioni di individui prendano decisioni risolutive e determinanti a partire dalle informazioni che un algoritmo di profilazione ha stabilito essere accessibili o non accessibili per loro, è il fenomeno più inquietante della contemporaneità.

Milioni di persone, ogni giorno, scelgono il proprio destino a partire da premesse che non sono il frutto della loro libera scelta, ma il risultato di un calcolo finalizzato al consolidamento di una narrazione prestabilita.

L’identità è un insieme di informazioni, chi controlla e gestisce le informazioni determina l’orizzonte del possibile dell’identità.

Coloro che temono l’avvento del totalitarismo non hanno coscienza che il totalitarismo ha già stabilito per loro ogni cosa, anche la paura del totalitarismo. È il paradosso del libero arbitrio, più si è certi della propria indipendenza e più si è assoggettati al suo dominio.

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