
Miriadi di contenuti che si equivalgono nella ripetizione inconsapevole della ricerca di senso, sempre mancata.
A questo si è ridotta l’offerta culturale. La sostituibilità del significante è il veicolo di un unico messaggio, l’incapacità di fare esperienza del significato.
L’esperienza è determinata dalla trasformazione che genera, laddove non c’è trasformazione non c’è esperienza.
È singolare, ma non casuale , che la comparsa dei contenuti sia misurata in impressioni, ma è proprio a questo che i fenomeni percettivi si sono ridotti, a superficiali impressioni del possibile.
Ad essere alienata è la realtà esperita, direttamente, essa ha perso il suo carattere sostanzialmente veicolante, per essere sostituita con una sua rappresentazione qualunque.
La condizione di alienazione del soggetto, durante la nostra epoca, è il culmine di un processo che tende incessantemente a destituire l’unico.
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